Monday, October 24, 2005

Demodé (eng)

In the vacuous orbits of my skull, wind enrages...

till creacking of vertebrae I tighten my tie (my neck is chilling)...

I make longer steps but the storm breaks my legs
I have walked too much, I don't feel my feet anymore

The end: I come back home (this I feel impossible to translate) , it's all very quiet...

frinc

Monday, October 10, 2005

Demodé

Vento infuria nelle orbite cave del mio cranio
vortica un fastidioso turbine ove - una volta - tenevo il cervello
Battono e rimbombano i denti nei buchi neri delle mascelle

Ho freddo al collo e stringo la cravatta fino a scricchiolare le vertebre
la giacca demodé continua a incastrarmi le costole

Calco il cappello sulle tempie ma la calotta slitta e vola via
allungo il passo ma la bufera mi spezza le gambe
ho camminato troppo, non sento più i piedi

Alla fine rientro in cassa: é tutto più tranquillo!

Friday, October 07, 2005

Eyes of fireflies

From my room the dripping dark I see...

Hands of spiders weave black neurons...

The night blows on the fire of my mind
I embrace the windy roses...

eyes of fireflies to explore the cosmos
alarms of crickets to fling rememberings
rainbows of darkness to see what does not exists

The night is an alien gift


(forgive me, english fellows, for the translation)

Occhi di lucciole

Dalla mia stanza vedo il buio che cola
pennellessa che dipinge i vetri di pece
palpebre di falene che calano il sipario della notte
tutto non esiste

Mani di ragno tessono neri neuroni

Finestra che si apre
Persiane che martellano il muro

La notte soffia sul fuoco della mia mente
in piedi sul davanzale abbraccio le rose ventose

Fondale stellato per i prati scuri
occhi di lucciole per esplorare il cosmo
sirene di grilli per lanciare ricordi
arcobaleni di tenebre per vedere ciò che non esiste

La notte è un dono alieno